Ha fatto grande scalpore, la notizia balzata in pochi giorni su tutti i quotidiani e su tutti i tg italiani, ovvero quella della tassa sulle bevande fresche, ma in che cosa consiste esattamente? Sostanzialmente, la frigo tax, consiste nell’aggiungere 20 centesimi al prezzo di ogni bevanda presa dal frigorifero, ripotandolo anche sullo scontrino fiscale con la dicitura “aggiunta frigo”. La decisone di introdurre questa nuova tassa, è data purtroppo alla difficile situazione da parte degli esercenti pubblici, che siano bar o supermercati, a far fronte alle bollette di luce spropositate, dovute ai rincari di quest’ultimi anni. La notizia ha fatto in pochi giorni il giro dei social, con innumerevoli lamentele da parte dei consumatori, che si vedranno costretti a dover pagare un sovraprezzo per poter gustare una bibita dal frigo, rispetto ad una a temperatura ambiente. D’altro canto, c’è da sottolineare come attualmente come, soprattutto nel corso del 2022, numerose attività commerciali in Italia hanno deciso di chiudere nei giorni festivi per risparmiare sulle bollette, mentre molte altre invece hanno in qualche modo optato per lo spegnimento dei frigoriferi durante la notte, con la preoccupazione ovviamente di un aumento di costi sulla bolletta; basti pensare infatti che solo nel 2022 si sono registrati degli aumenti che hanno toccato anche il 300%.
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L’inquinamento della plastica ha da sempre rappresentato una grave minaccia sia per l'ambiente ma anche per noi essere umani, basti pensare infatti che la produzione di plastica contribuisce alle emissioni di gas serra, con una percentuale stimata del 3,7% delle...