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Articoli | Storico

Il 2022 si rivela un anno di crisi per il cinema: i consumatori italiani perdono sempre più interesse.

Martina Donini

Uno studio realizzato da Swg per il Ministero della Cultura ha rivelato come ben il 60% degli italiani non sia mai andato al cinema nel corso del 2022.

Lo studio, realizzato dall’ 1 al 25 luglio scorsi, è stato condotto su un campione di oltre 12mila consumatori, rappresentativi della popolazione italiana di età pari o superiore a 14 anni.

Difatti, lo scenario del cinema italiano non sembra essere dei più rosei; a partire dal drastico calo registrato durante il periodo della pandemia, i consumatori sembrerebbero essersi disabituati a recarsi nelle sale dei cinema d’Italia.

Certamente, un fattore che sembra aver fortemente influito su tale tendenza è da rintracciare nella brusca frenata nella produzione e post produzione di film e pellicole registrata durante la pandemia da Covid-19.

Tuttavia, nonostante le restrizioni ad esso legate siano divenendo sempre più un amaro ricordo, sembrerebbero essersi mutate proprio le abitudini dei consumatori, i quali oramai preferiscono di gran lunga vedere film o altre produzioni comodamente seduti sul proprio divano.

Lo studio Swg sul cinema in Italia, inoltre, ha permesso l’emergere di altri interessanti dati:

gli italiani, nonostante apprezzino le pellicole nazionali, hanno una spiccata preferenza per film o prodotti americani, ritenendoli maggiormente avvincenti ed innovativi.

Nel corso del 2022 meno di 4 consumatori su 10 si sono recati nelle sale cinema d’Italia, rispetto ai 6 su 10 registrati nel corso del 2019.

Le principali motivazioni legate al fenomeno, appaiono in prima battuta legate ad un rischio di contagio, ma anche dipese da una mancanza di interesse per l’attività, che oramai rientra sempre meno nelle abitudini e nella quotidianità degli italiani.

Set 2022

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