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Consumi e società

Accordo ABI e AACC: Cos’è?

Redazione

Abbiamo intervistato il Vice Direttore Generale di ABI, Gianfranco Torriero in occasione dell’intesa siglata tra ABI e le AACC

1) L’Accordo ABI-Associazioni dei consumatori si inserisce nell’ambito della collaborazione avviata da anni tra i firmatari. Quale è il valore aggiunto del lavoro realizzato insieme?

ABI collabora da più di un decennio con le Associazioni dei Consumatori che fanno parte del Consiglio Nazionale dei consumatori e degli Utenti (CNCU), per realizzare iniziative condivise a vantaggio della clientela.
Con l’intesa siglata lo scorso aprile da ABI e le Associazioni dei Consumatori, che si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “CREDIamoCI”, il piano triennale rinnovato nel 2018 per supportare l’economia del Paese e le fasce di popolazione maggiormente a rischio di vulnerabilità, rafforziamo ancora di più questa collaborazione, che ha consentito di avere un efficace dialogo anche in una situazione così emergenziale come quella attuale. Il valore aggiunto è certamente quello di aver individuato, su iniziativa autonoma delle parti, soluzioni utili a supportare le molte persone in difficoltà economica a causa dell’attuale emergenza epidemiologica, individuando ulteriori aspetti di tutela rispetto a quanto già previsto per legge.

2) Quali sono, dal punto di vista ABI, i punti del protocollo che ritiene maggiormente di valore? Sono stati calcolati i benefici anche in termini di maggior liquidità per i destinatari delle misure in esso previste?

L’Accordo prevede la possibilità di chiedere, entro il 30 giugno 2020, la sospensione fino a 12 mesi della quota capitale delle rate di mutui garantiti da ipoteche su immobili non di lusso erogati prima del 31 gennaio 2020 a persone fisiche per ristrutturazione degli stessi immobili ipotecati, liquidità o acquisto di immobili non adibiti ad abitazione principale, che non rientrano nei benefici previsti dal Fondo Gasparrini o pur essendo connessi all’acquisto dell’abitazione principale non presentano le caratteristiche idonee all’accesso del Fondao Gasparrini. La possibilità di chiedere la sospensione riguarda anche i prestiti chirografari (non assistititi da garanzia reale) a rimborso rateale erogati prima del 31 gennaio 2020. La sospensione comprende anche le eventuali rate scadute e non pagate dopo il 31 gennaio 2020.
Gli eventi previsti per poter accedere alla moratoria riguardano la cessazione del rapporto di lavoro subordinato per qualsiasi tipo di contratto; la sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni; morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza; la riduzione di un terzo del fatturato causata dall’evento epidemiologico per lavoratori autonomi e liberi professionisti.
Secondo quanto rilevato nell’ambito della Task force dedicata alle misure di supporto alla liquidità, riguardante sia le misure governative sia le iniziative volontarie, sulla base di dati preliminari, al 30 aprile le oltre 1,1 milioni di domande di moratoria da parte delle famiglie riguardano prestiti per 72 miliardi di euro.

3) L’informativa riveste un ruolo fondamentale, lato banche e lato clienti. Come avete proceduto con gli Associati?

Quali sono i canali attraverso cui le persone interessate alle misure citate, implementate in conseguenza dell’emergenza covid19, possono reperire le informazioni?
L’Associazione bancaria ha dato, sin dall’inizio dell’emergenza, un ruolo fondamentale alla diffusione dell’informazione lato banche e lato cittadini.
Gli Associati sono stati supportati con numerose lettere circolari volte a descrivere le diverse misure, offrendo chiarimenti costanti sugli aspetti tecnici necessari per la loro implementazione. In questa logica, è stata creata un’apposita sezione con tutte le informazioni sul sito Internet di ABI per cittadini e media (www.abi.it).

Mag 2020

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